I profughi vivono in campi isolati, lontani dalla vita dei Paesi ospitanti. Proprio perché appena giunti in Europa, hanno bisogno di occasioni per incontrare la loro nuova comunità e diventarne parte attiva e propositiva. Come riusciamo a creare queste occasioni?
PARTECIPAZIONE POLITICA
Non esiste integrazione senza partecipazione!
Questo è il motto di EMBRACE, un progetto finanziato dalla Commissione Europea che mira a rafforzare la partecipazione dei profughi nella progettazione e nell’attuazione delle politiche di integrazione. In collaborazione con dieci partner di undici città europee, stiamo lavorando con 198 profughi e 110 autorità locali perché s’impegnino in maniera significativa a creare delle piattaforme condivise per il dialogo e un percorso di collaborazione permanente.
Qui puoi trovare maggiori informazioni su EMBRACE.
SUPPORTO BASATO SULLE COMUNITÀ
Sia la comunità locale che i profughi hanno bisogno di opportunità per conoscersi: l’integrazione è un processo a doppio senso. Per facilitare queste opportunità, dal 2019 lavoriamo con i cittadini locali perché facciano da guida ai rifugiati nelle loro nuove comunità.
Come? Grazie a RaCIP, un progetto finanziato dalla Commissione Europea che mira a ideare un modello innovativo per l’integrazione dei profughi basato proprio sulla collaborazione con i cittadini locali.
Qui puoi trovare maggiori informazioni.
FORMAZIONE CULTURALE
Come nuovi arrivati, i profughi devono familiarizzare con la lingua e la cultura del Paese ospitante. Grazie a ERASMUS + progetto TOCL (Translation of Cultural Language), stiamo includendo elementi della cultura greca, come poesie, canzoni, proverbi e ricette, nei nostri programmi di formazione per sviluppare l’inclusione sociale dei profughi attraverso un apprendimento interattivo e divertente.
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